L’iniziativa prevede un percorso unitario ed itinerante che ha come fulcro la rievocazione di 3 eventi storici realmente verificatisi o accadimenti ad essi connessi nei tre comuni di Pietramontecorvino, San Marco la Catola e Motta Montecorvino, i quali insistono su territori interessati dal fenomeno del brigantaggio nell’Italia post-unitaria.
Nel comune di Pietramontecorvino verrà rievocata una storia d’amore e di sangue tra un brigante e una ragazza che torna dalla campagna. Lui si maschera e si avvicina a lei, ma questo incortro gli sarà fatale.
Nel comune di San Marco la Catola verrà rievocata la cattura di Giambattista Varanelli, detto Titta, capo dell’omonima banda, per mano della Guardia Nazionale di San Marco la Catola sul tetto della canonica della Chiesa Madre, sulla cui facciata insiste un bassorilievo a memoria dell’evento.
Nel comune di Motta Montecorvino verrà rievocata, infine, la storia di Matteo Di Carlo, un semplice contadino che suo malgrado, a causa delle vicissitudini di una vita caratterizzata da stenti, è costretto a ruberie e a sparatorie. Il brigante si eleva poi a benefattore del popolo ma questo non gli servirà a salvare la sua vita.
Spesa finanziata dalla Regione Puglia con l’avviso anno 2020 per la erogazione di contributi alle associazioni turistiche pro loco